I nostri cani comunicano in continuazione, sia con noi che con l’ambiente circostante, attraverso l’emissione di segnali corporei, gestuali ed olfattivi, tesi a trasmettere “messaggi di pace”, a comunicare ed a calmare se stessi ed il loro interlocutore. Sono i famosi Segnali Calmanti a cui si riferisce Turid Rugaas nel suo eccellente libro “L’intesa con il cane : i segnali calmanti”, che ti consiglio vivamente di acquistare se t’interessa comprendere il tuo cane.

La studiosa norvegese del comportamento canino ha rivoluzionato la cinofilia verso la fine degli anni ’80 quando, assieme al suo collega Stale Odegard, ha decodificato, raccolto e sistematizzato esaustivamente, nel libro citato, una trentina di segnali con cui i cani comunicano (tra di loro e con gli umani).

“Il cane, oltre ai segnali corporei, emette segnali olfattivi: secondo gli studi più recenti la comunicazione tra cani avviene “a gesti” (mimica corporea e facciale) per il  65-70% e con l’emissione di feromoni per il 25-30%, mentre solo il restante 5-10% è dedicato alle emissioni vocali. Il cane comunica nello stesso identico modo con gli altri cani e con gli umani, perché ritiene che – facendo tutti parte della stessa società – apparteniamo tutti alla stessa specie, o quantomeno a specie molto affini. (Valeria Rossi, esperta cinofila, autrice di molti libri nel settore, addestratrice).

I segnali di calma sono usati dal cane sia in fase preventiva, come strumento inibitorio di eventi potenzialmente spiacevoli, (evitare aggressioni da persone e cani, per calmare il nervosismo altrui ecc.) sia durante situazioni già di fatto spiacevoli (per calmare la paura , per scaricare lo stress o per far sentire sé stesso e gli altri al sicuro)

Traducendo e semplificando nel primo caso è come se il cane dicesse: ”Vengo in pace, da me non hai nulla da temere, ti prego si pacifico anche tu!”
Nel secondo caso, analogamente il cane che sta vivendo un evento stressante o si trova in una situazione difficoltosa, emettendo questi segnali trova sollievo calmandosi. Il significato sarebbe: ”Ok non preoccuparti va tutto bene” o anche “ Sono preoccupato ma ce la posso fare”

Tutti i cani del mondo usano gli identici segnali e se, in età precoce, hanno potuto vivere un’adeguata socializzazione sono in grado di emetterli e comprenderli, anche quando questi segnali sono usati per imitazione dall’uomo.

I segnali di calma sono usati dal cane sia in fase preventiva, come strumento inibitorio di eventi potenzialmente spiacevoli, (evitare aggressioni da persone e cani, per calmare il nervosismo altrui ecc.) sia durante situazioni già di fatto spiacevoli (per calmare la paura , per scaricare lo stress o per far sentire sé stesso e gli altri al sicuro).

Traducendo e semplificando nel primo caso è come se il cane dicesse: ”Vengo in pace, da me non hai nulla da temere, ti prego sii pacifico anche tu!”
Nel secondo caso, analogamente il cane che sta vivendo un evento stressante o si trova in una situazione difficoltosa, emettendo questi segnali trova sollievo calmandosi. Il significato sarebbe: ”Ok non preoccuparti va tutto bene” o anche “ Sono preoccupato ma ce la posso fare”.

Tutti i cani del mondo usano gli identici segnali e se, in età precoce, hanno potuto vivere un’adeguata socializzazione sono in grado di emetterli e comprenderli, anche quando questi segnali sono usati per imitazione dall’uomo.

Sui segnali comunicativi in generale vi sarebbe da dire che in alcune razze, gli interventi allevatoriali hanno modificato morfologicamente alcuni strumenti molto importanti per la trasmissione dei segnali corporei, (i cani anuri o con la coda mozzata non riescono a manifestare i loro stati emotivi attraverso lo scodinzolio della coda. I cani che hanno pelo molto folto sugli occhi, non possono segnalare attraverso lo sguardo ecc.) e questo va a discapito della comprensione reciproca.

Un interessante esercizio da fare è quello di osservare il vostro cane mentre si relaziona con gli altri. Scoprirete sottili segnali dei quali non ve ne eravate mai accorti.